Riflessione sulla razza: Chihuahua , Chiwawa, chiwi, Il protochihuahua …..Il bordo ring..... e chi più ne ha ne metta
a cura di: A. P. Foto: soggetti allevamento Di Rio Galeria e Music Velvet
Illustrazione-dal-Codice-Magliabecchiano
La definizione Protochihuahua l'ho rubata ad un importante Allevatore perchè, confesso, l'ho trovata completa ed esaustiva per riassumere in un solo termine, certamente neologistico, la condizione d' impasse in cui si trova la razza che io amo ed allevo.

Il panorama che circonda questa splendida, nonché antica, razza è ormai costellato di simpatiche oscenità, oscene a vario titolo, simpatiche non sempre.

Se poi si pensa la razza in modo serio, compiendo, allevandola, il tentativo non dico di migliorarla, sì come dovrebbe essere, ma almeno di non peggiorarla ( in un umile tentativo che sia almeno di conservazione) il termine simpatico si perde subito, spengendosi in un sorriso amaro, a tratti compassionevole.

Esperti a vario titolo, tuttologi, allevatori della Domenica, truffaldini non so, ignari di certo, tirati a lucido in abiti di profondi conoscitori della razza, propongono, senza vergogna e pudicizia alcuna, pubblici standard soggettivi di Chihuahua ipertipici con teste a mela (mentre io avrei in mente un altro appellativo richiamante la forma delle teste di questi esperti), Chihuahua a gamba corta e con il pelo raso ( probabilmente la differenza tra pelo corto e pelo raso sfugge completamente agli esperti, sempre a dimostrazione della loro "espertezza ").

Il panorama è inoltre: cuccioli proposti a peso e, dato che si parla di Chihuahua, in questo caso ad ettogrammi, piccini fotografati a 50 giorni presentati come cuccioli di tre mesi, cuccioli insani e rachitici proposti come miniature preziose, soggetti atipici (sia l' ipertipo che l' ipotipo è non rappresentano il ciò che è tipico,cioè il tipo corretto). Magari li pubblicizzano in regola con il microchip e le vaccinazioni : io direi , beh, ci mancherebbe altro, questo è il minimo minimo che è da farsi.

Ora, io non credo che per essere allevatori sia sufficiente accoppiare due cani appartenenti alla medesima razza (o protorazza) dove a volte addirittura il pedigree è optional, non credo basti chippare i cuccioli, iscriverli all' anagrafe, e effettuare la profilassi sanitari come i vaccini ( a volte un solo vaccino ….perchè un soldo risparmiato è un soldo guadagnato).

Cuccioli, nati da mal selezione prima e mal allevati poi, consegnati a sessanta giorni ( anche se le stesso ENCI dà questa possibilità nessun Allevatore serio lo fa), strappati alla madre in un momento delicato durante la fase dell' apprendimento, dove l'adottante raramente sa "sostituirsi" alla mamma nel ruolo pedagogico, aumentano la casistica riguardo la razza Chihuahua conosciuta e definita, ingiustamente e troppo spesso, come razza dal brutto carattere, mordace ed insulsamente iper-reattiva: se le colpe dei padri ricadranno sui figli, le colpe degli "allevatori cagnari" ricadranno sui cani.

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Il chihuahua non è questo, è tuttaltro. Leone dolcissimo,orgoglioso ed impavido, giullare amabile mai senza dignità, grande oratore della lingua "canese" con grandi dialettiche espressive, certamente territoriale,reattivo ma non squilibrato, veloce e sveglio come una volpe a richiamo del suo atavico retaggio.

Riflettendo invece sul panorama allevatoriale serio, quello che dovrebbe sempre fuggire dal piano commerciale, ponendosi esclusivamente a tutela e salvaguardia di una razza, compiendo seria selezione, quello che frequenta le esposizioni e confronta i propri soggetti con soggetti altrui,mi viene da pensare che troppo spesso tutto è spostato sul piano agonistico: troppi sono li per vincere, pochi per imparare.

L' esposizione è verifica zootecnica e concede ad ognuno di noi , guardando con giusti occhi, di imparare e capire dove la nostra strada selettiva percorsa è da correggere e ,non sottovalutiamolo, ci consente di vedere cani buoni e cani meno buoni, allenando il nostro occhio ad una valutazione cinotecnica anche dei nostri soggetti.

Ci vorrebbe sicuramente maggior rispetto e forse maggior approfondimento di studio applicato poi al campo dell' esperienza quotidiana; forse ci vorrebbero meno chiacchiere e qualche delazione cattivella in meno su tizio e caio.

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Tra una chiacchiera e l' altra, una maldicenza sussurrata per una sottaciuta, tra una bagarre a bordo ring e l' altra, li in mezzo, ricordiamoci, ci sono i nostri Chihuahua e da allevatori seri in nostri sforzi dovrebberò su di essi essere concentrati.
Dimenticandosi forse qualche "ad personam" e riportando l' attenzione sul cane, forse tutto potrebbe prendere strade diverse con sbocchi di miglioramento, per le persone forse, per i cani sicuramente.